Samuel Colt

E’ stato il fondatore della Colt’s Patent Fire-Arms Manufacturing Company ( successivamente Colt’s Manufacturing Company), l’azienda che commercializzò il modello di rivoltella che porta il suo nome.

Il suo contributo all’evoluzione dell’industria delle armi è stato definito dallo storico James E. Serven come un evento che ha indirizzato lo sviluppo dell’industria delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Dotato di particolare ingegno nella meccanica e di notevoli capacità imprenditoriali, Samuel Colt fu il primo a riuscire nel tentativo di produrre armi in serie e con parti tra loro facilmente intercambiabili. Le sue armi hanno avuto un’enorme popolarità, soprattutto negli USA, insieme alle carabine e fucili Winchester a ripetizione manuale ( “a leva”) che , dal 1866 in poi, divennero i protagonisti della colonizzazione dell’ovest americano. 

La Colt’s Manufacturing Company è azienda ancor oggi leader nella produzione mondiale di armi leggere ed in passato ha orientato in maniera determinante la ricerca e la produzione nel settore dei proiettili leggeri.

BIOGRAFIA 

Figlio di Christopher Colt, agricoltore del Connecticut trasferitosi per affari ad Hartford, Colt rimase orfano della madre Sarah Caldwell quando aveva appena due anni. Aveva tre fratelli e tre sorelle; due di esse morirono durante l’infanzia e la terza sarebbe poi morta anni dopo suicida. Il padre si risposò con Olive Sargeant, la madre adottiva, quando Samuel aveva quattro anni.

Si appassionò all’uso delle armi quando era ancora molto giovane e sviluppò un proprio modello quando lavorava nell’azienda di Ely Whitney, imprenditore di New Haven, che aveva impiantato nella cittadina del Connecticut una fabbrica di pistole. I moderni metodi di lavoro di Whitney furono imitati da altri che svilupparono nel resto dello stato le industrie di armi da fuoco.

Fu proprio nella fabbrica di Whitney, nel 1835, che Colt sviluppò la pistola che da lui ha preso il nome.
Il 25 febbraio 1836 fece brevettare il nuovo modello di rivoltella ad avancarica del tamburo, la cui caratteristica principale (rispetto ai precedenti modelli a rotazione detti “pepperbox”) era costituita dal fatto che il fascio di canne era ridotto ad un corto cilindro (il tamburo, appunto) il quale, ruotando intorno al suo asse, presentava la camera contenente la carica da sparare di fronte ad una sola canna.

Grazie al denaro che era riuscito a guadagnare, intanto, con varie attività (tra le quali alcune conferenze sull’uso del “gas esilarante”), Colt aprì nello stesso anno una sua officina a Paterson da cui uscì il modello che portava questo nome, appunto mod. “Paterson”.
La prima fornitura al governo degli Stati Uniti sarebbe avvenuta però solo dieci anni dopo, il 4 gennaio 1847 con il modello “Walker”, arma di grandi dimensioni ed in calibro .44. Questa grossa pistola, ad avancarica del tamburo, sarà l’arma corta più potente del mondo fino al 1935, anno dell’introduzione della cartuccia 357 Magnum.

Ad eccezione della “Sidehammer” (una piccola pistola da tasca a telaio chiuso, generalmente in calibro .31, dal cui schema furono derivati anche vari fucili e carabine), tutti i modelli di rivoltelle prodotte mentre l’inventore era ancora in vita ebbero il telaio aperto (sprovvisto cioè della bindella superiore). Esempi tipici, oltre alla già citata “Walker”, sono la mod. “Dragoon” (anch’essa di grandi dimensioni, solo di poco inferiori a quelle della Walker, ed in calibro .44), la “Pocket” (arma da tasca in calibro .31) e la “Navy”, tutte ad avancarica del tamburo e con struttura simile. Solo successivamente, dopo la morte di Colt e con la diffusione della cartuccia metallica, la fabbrica mise in produzione modelli a telaio chiuso assai più robusti, sull’esempio delle concorrenti Remington Arms e Adams.

Fra i modelli più importanti prodotti dalla Colt figura la rivoltella Single Action Army del 1873, che fu insieme alla carabina Winchester una delle armi tipiche del Far west, e tra quelli più recenti la pistola Colt M 1911, arma semiautomatica d’ordinanza dell’Esercito americano dal 1911 al 1985, quando venne sostituita dalla italiana Beretta M 9. Entrambi questi modelli risultano i più copiati e clonati a livello mondiale da altre ditte e artigiani, pistole derivate o clonate dal modello 1911 sono ad oggi tra le più vincenti nelle competizioni mondiali di tiro combat e preferite con allestimenti speciali da reparti speciali sia militari che di polizia. Mentre i cloni dei revolver Navy, 1873 e Bisley sono i più utilizzati in gare in stile film western e rievocazioni storiche.- Tra le altre pistole più note del marchio Colt figurano le rivoltelle Colt Detective Special (calibro 38 Special) di piccole dimensioni e del più massiccio Python (calibro 357 magnum) considerato a oltre 50 anni dalla nascita tra le più belle armi al mondo. Ma non si può dimenticare il mitico fucile d’assalto M16, ancor oggi prodotto e in dotazione a moltissimi eserciti in numerosi diversi modelli e varianti, tra cui la più nota è la versione M4.

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E’ stato il fondatore della Colt’s Patent Fire-Arms Manufacturing Company ( successivamente Colt’s Manufacturing Company), l’azienda che commercializzò il modello di rivoltella che porta il suo nome.

Il suo contributo all’evoluzione dell’industria delle armi è stato definito dallo storico James E. Serven come un evento che ha indirizzato lo sviluppo dell’industria delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Dotato di particolare ingegno nella meccanica e di notevoli capacità imprenditoriali, Samuel Colt fu il primo a riuscire nel tentativo di produrre armi in serie e con parti tra loro facilmente intercambiabili. Le sue armi hanno avuto un’enorme popolarità, soprattutto negli USA, insieme alle carabine e fucili Winchester a ripetizione manuale ( “a leva”) che , dal 1866 in poi, divennero i protagonisti della colonizzazione dell’ovest americano. 

La Colt’s Manufacturing Company è azienda ancor oggi leader nella produzione mondiale di armi leggere ed in passato ha orientato in maniera determinante la ricerca e la produzione nel settore dei proiettili leggeri.

BIOGRAFIA 

Figlio di Christopher Colt, agricoltore del Connecticut trasferitosi per affari ad Hartford, Colt rimase orfano della madre Sarah Caldwell quando aveva appena due anni. Aveva tre fratelli e tre sorelle; due di esse morirono durante l’infanzia e la terza sarebbe poi morta anni dopo suicida. Il padre si risposò con Olive Sargeant, la madre adottiva, quando Samuel aveva quattro anni.

Si appassionò all’uso delle armi quando era ancora molto giovane e sviluppò un proprio modello quando lavorava nell’azienda di Ely Whitney, imprenditore di New Haven, che aveva impiantato nella cittadina del Connecticut una fabbrica di pistole. I moderni metodi di lavoro di Whitney furono imitati da altri che svilupparono nel resto dello stato le industrie di armi da fuoco.

Fu proprio nella fabbrica di Whitney, nel 1835, che Colt sviluppò la pistola che da lui ha preso il nome.
Il 25 febbraio 1836 fece brevettare il nuovo modello di rivoltella ad avancarica del tamburo, la cui caratteristica principale (rispetto ai precedenti modelli a rotazione detti “pepperbox”) era costituita dal fatto che il fascio di canne era ridotto ad un corto cilindro (il tamburo, appunto) il quale, ruotando intorno al suo asse, presentava la camera contenente la carica da sparare di fronte ad una sola canna.

Grazie al denaro che era riuscito a guadagnare, intanto, con varie attività (tra le quali alcune conferenze sull’uso del “gas esilarante”), Colt aprì nello stesso anno una sua officina a Paterson da cui uscì il modello che portava questo nome, appunto mod. “Paterson”.
La prima fornitura al governo degli Stati Uniti sarebbe avvenuta però solo dieci anni dopo, il 4 gennaio 1847 con il modello “Walker”, arma di grandi dimensioni ed in calibro .44. Questa grossa pistola, ad avancarica del tamburo, sarà l’arma corta più potente del mondo fino al 1935, anno dell’introduzione della cartuccia 357 Magnum.

Ad eccezione della “Sidehammer” (una piccola pistola da tasca a telaio chiuso, generalmente in calibro .31, dal cui schema furono derivati anche vari fucili e carabine), tutti i modelli di rivoltelle prodotte mentre l’inventore era ancora in vita ebbero il telaio aperto (sprovvisto cioè della bindella superiore). Esempi tipici, oltre alla già citata “Walker”, sono la mod. “Dragoon” (anch’essa di grandi dimensioni, solo di poco inferiori a quelle della Walker, ed in calibro .44), la “Pocket” (arma da tasca in calibro .31) e la “Navy”, tutte ad avancarica del tamburo e con struttura simile. Solo successivamente, dopo la morte di Colt e con la diffusione della cartuccia metallica, la fabbrica mise in produzione modelli a telaio chiuso assai più robusti, sull’esempio delle concorrenti Remington Arms e Adams.

Fra i modelli più importanti prodotti dalla Colt figura la rivoltella Single Action Army del 1873, che fu insieme alla carabina Winchester una delle armi tipiche del Far west, e tra quelli più recenti la pistola Colt M 1911, arma semiautomatica d’ordinanza dell’Esercito americano dal 1911 al 1985, quando venne sostituita dalla italiana Beretta M 9. Entrambi questi modelli risultano i più copiati e clonati a livello mondiale da altre ditte e artigiani, pistole derivate o clonate dal modello 1911 sono ad oggi tra le più vincenti nelle competizioni mondiali di tiro combat e preferite con allestimenti speciali da reparti speciali sia militari che di polizia. Mentre i cloni dei revolver Navy, 1873 e Bisley sono i più utilizzati in gare in stile film western e rievocazioni storiche.- Tra le altre pistole più note del marchio Colt figurano le rivoltelle Colt Detective Special (calibro 38 Special) di piccole dimensioni e del più massiccio Python (calibro 357 magnum) considerato a oltre 50 anni dalla nascita tra le più belle armi al mondo. Ma non si può dimenticare il mitico fucile d’assalto M16, ancor oggi prodotto e in dotazione a moltissimi eserciti in numerosi diversi modelli e varianti, tra cui la più nota è la versione M4.

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